Smart Ride e Bolid-E: Energica e Samsung uniti nell'innovazione
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- Pubblicato Sabato, 03 Novembre 2018 19:03
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Si chiama Bolid-E il prototipo che Energica e Samsung hanno realizzato per mettere "su strada" Smart Ride, innovativo progetto sviluppato congiuntamente dalle due aziende. Bolid-E è una moto elettrica, progettata a partire dal modello Eva EsseEsse9 di Energica (eletta Best Electric Bike of the Year 2018), dal design futuristico e votata alla velocità. Esteticamente, spicca il faro led a forma di anello e la colorazione dorata. Ma è la tecnologia ad attirare l'attenzione.
Bolid-E infatti, come anticipato, è il primo modello sul quale prende forma Smart Ride, progetto gestito e sviluppato al 100% in Italia da Samsung ed Energica. Questa soluzione tecnologica prevede l’interazione tra lo smartwatch Samsung Galaxy Watch e la moto di Energica. Inoltre, Bolid-E è equipaggiata con speciali "specchietti intelligenti", veri e propri Head-Up Display costituiti da un dispositivo Samsung Galaxy serie A integrati nello specchietto stesso. Due telecamere (posteriore ed anteriore) forniscono i filmati che saranno utilizzati in tempo reale dagli specchietti per segnalare al guidatore eventuali pericoli e ostacoli sul suo percorso, presenza di veicoli negli angoli ciechi, pedoni in carreggiata. Inoltre, durante il percorso si può verificare la presenza di colonnine di ricarica di tipo AC o DC nelle vicinanze della moto.
Nel dettaglio, le opportunità offerte dal collegamento dello smartwatch (tramite connessione NFC e Bluetooth) alla moto e dall'uso della relativa app dedicata "Energica" sono innumerevoli. In primo luogo, l'app fornisce informazioni utili alla gestione del mezzo: stato di carica della batteria, autonomia, posizione della moto (grazie al GPS integrato). È inoltre possibile visualizzare in tempo reale durante la marcia: il consumo medio del veicolo, la corrente erogata, la distanza percorsa totale e parziale e le performance del veicolo (velocità, coppia, potenza, giri al minuti, ecc.).
Oltre a queste funzionalità "base", ce ne sono altre molto interessanti. La più particolare è la funzionalità "Horn", attraverso la quale è possibile far suonare il clacson della moto direttamente dallo smartwatch, per poterla individuare o scoraggiare eventuali malintenzionati. Lo smartwatch consente anche di sbarazzarsi della chiave. Attraverso la connessione NFC, l'orologio al polso del pilota si trasformerà in una chiave virtuale che sbloccherà l'accensione della moto. Il proprietario potrà anche condividere questa chiave virtuale con i contatti che desidera, allo stesso modo di una foto o di un video!
Prime immagini della Harley-Davidson LiveWire 2019
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- Pubblicato Lunedì, 03 Settembre 2018 16:47
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Harley-Davidson è forse l'emblema del motociclismo, ma ancor più iconico è il rombo delle motociclette che produce. Basta sentire il borbottio in lontananza e si saprà subito che sta per arrivare una Harley: i bambini si tapperanno le orecchie, i giovani si volteranno ammiranti e gli anziani inveiranno contro il malcapitato centauro. Riuscirà H-D a far suscitare lo stesso interesse per il suo modello LiveWire... nonostante il silenzio?!? Infatti, la LiveWire non è un modello qualsiasi, ma è la prima moto elettrica della casa americana. Si tratta di una grande scommessa, ma è anche la dimostrazione che il futuro elettrico non è un'utopia. I dirigenti della storica azienda di Milwaukee, fondata nel 1903, lo sanno bene ed hanno deciso di giocare d'anticipo.
Già nel 2014 noi di ecoAutoMoto ve ne avevamo parlato! Si trattava all'epoca di un prototipo, utilizzato con successo sul set del film “The Avengers” e presentato anche ad EICMA nello stesso anno. Da allora gli ingegneri di Harley-Davidson hanno continuato a lavorare sul futuro elettrico dell'azienda ed ora sono finalmente disponibili le prime foto ufficiali, che trovate in fondo all'articolo. La commercializzazione della LiveWire è prevista per il 2019, ma molti dettagli non sono ancora noti. Il prezzo potrebbe aggirarsi tra i 30.000 ed i 40.000 dollari per il mercato nord-americano. Se confermata, si tratta sicuramente di una cifra non indifferente! In ogni caso H-D vuole fare sul serio con l'elettrico ed entro il 2022 prevede di avere "una gamma più ampia di modelli elettrici leggeri, agili e pronti ad affrontare i percorsi urbani".
I Sea Bubbles, i taxi del futuro!
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- Pubblicato Lunedì, 06 Agosto 2018 19:07
- Scritto da Jona Hoxhaj
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Si chiamano Sea Bubbles e stanno vantando un grande successo. Sono dei veri e propri taxi acquatici, totalmente elettrici, che rappresentano un ulteriore passo avanti per lo sviluppo di nuove forme di trasporto eco. Il water taxi, il cui modello dimostrativo è stato presentato per la prima volta lo scorso 13 aprile sul lago di Ginevra, è equipaggiato con un software (Octopus, di ABB) che permette agli operatori marini di raccogliere e analizzare dati al fine di ottimizzare i trasporti sull'acqua.
La seconda prova ha avuto altrettanto successo, svolgendosi sulla Senna e meravigliando Parigi. I Sea Bubbles vengono presentati come i potenziali taxi del futuro, ossia dei taxi volanti, rapidi, silenziosi, non inquinanti, che rappresentano una via di mezzo tra un battello e un aereo. L’idea è del navigatore francese Alain Thebault. Il veicolo è stato concepito per funzionare con due motori elettrici ricaricabili ad energia solare, senza il rilascio di alcuna emissione di carbonio.
MotoE di nuovo in pista al Mugello con Max Biaggi!
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- Pubblicato Lunedì, 04 Giugno 2018 15:55
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Continuano i "demo lap" di Energica Ego Corsa. Prima di ogni gran premio di MotoGP la moto elettrica prototipo che l'anno prossimo sarà usata per il campionato di MotoE compie un "giro d'onore" con in sella vecchie glorie ed esperti campioni. Il primo demo lap si è svolto in Qatar, con il neozelandese Simon Crafar ai manubri. In Argentina è toccato al pilota argentino Sebastian Porto. Per il terzo demo lap, negli Stati Uniti, è stato scelto un altro pilota del luogo, l'americano due volte campione del mondo Superbike Colin Edwards. Quarto e quinto demo lap, rispettivamente, a Jerez de la Frontera (Spagna) con Nico Terol ed a Le Mans (Francia) con Randy de Puniet. Per il sesto demo lap al Mugello serviva dunque un grande pilota, possibilmente di nazionalità italiana!
Max Biaggi è senza dubbio uno dei piloti più grandi di sempre: quattro volte campione del mondo nella classe 250 e due volte campione mondiale Superbike. Due volte vicecampione della Classe 500 e vicecampione in MotoGP. Sfortunatamente, appena un anno fa, il centauro romano aveva subito un terribile incidente in allenamento con il supermotard, riportando fratture multiple e un trauma cranico. In seguito all'infortunio ed anche a causa dello shock subito (dal pilota e dalla sua famiglia), Max aveva annunciato il ritiro assoluto dalle corse e l'abbandono definitivo delle piste. Ma per chi nasce con le corse nel sangue, non deve essere facile tener fede ad una promessa del genere. E così Biaggi aveva poche settimane fa partecipato al round della Formula E a Roma in qualità di apripista. Provare anche la MotoE doveva essere una tentazione troppo grande per resistervi!
Tre italiane brevettano la rivoluzionaria "batteria liquida"!
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- Pubblicato Venerdì, 01 Giugno 2018 16:08
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Come più volte accade qui su ecoAutoMoto, torniamo su uno dei talloni d'Achille dei veicoli elettrici... Ed anche questa volta, come nell'articolo su NIDEC UFC, lo facciamo portando buone notizie! Ovviamente, ci riferiamo al problema dell'autonomia e dei tempi di ricarica relativamente lunghi (se paragonati a quelli di un rifornimento). Ma la ricerca corre veloce e questi problemi potrebbero essere presto superati. Cosa che ci rende ancora più orgogliosi è che la ricerca di cui vi parleremo proviene dal nostro Bel paese. Tre ricercatrici italiane hanno infatti brevettato una "batteria liquida" ecosostenibile. Dopo otto anni di ricerca il merito va al team Bettery, composto da ricercatrici di chimica dell'Università di Bologna: Francesca Soavi, Francesca De Giorgio e Irene Ruggeri.
La loro "creatura" si chiama Nessox (che sta per NEw Semi-Solid flow lithium OXygen battery, traducibile come nuova batteria semisolida a flusso di litio e ossigeno) e rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo dei sistemi di accumulo. Nessox, infatti, sfrutta un flusso di ossigeno e litio e può pertanto ricaricarsi immediatamente sostituendo il liquido esausto all'interno della batteria. L'analogia con il serbatoio di un'auto tradizionale dovrebbe essere evidente! In futuro, forse, saranno disponibili vere e proprie "pompe di energia elettrica", per fare il rifornimento alle batterie di auto e moto elettriche. I tempi di "ricarica" passerebbero dai molti minuti (se non addirittura ore) attuali ai pochi secondi necessari alla sostituzione del liquido. Di fatto, si avrebbe un semplice processo meccanico in quanto il liquido nuovo sarebbe già carico e quello esausto ricaricato presso la stazione di rifornimento.
Dall'idea è già nata una startup, Bettery appunto, premiata da Next Energy come migliore idea green dell'anno! Il premio, un voucher di 50.000 euro in servizi, servirà a sviluppare ulteriormente il progetto, già coinvolto in un percorso di accelerazione presso PoliHub Startup District&Incubator di Milano. L'idea è già brevettata, ma ancora lontana da essere pronta per il mercato. Il prossimo passo sarà la prototipazione, un procedimento non facile in quanto sarà fondamentale scegliere i materiali migliori e le procedure più adatte alla produzione industriale di massa, mantenendo i costi di produzione entro margini di competitività.
In arrivo le colonnine ultra-rapide Nidec UFC
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- Pubblicato Venerdì, 25 Maggio 2018 09:12
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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La diffusione delle auto elettriche nel bel Paese incontra ancora qualche ostacolo: la diffidenza degli italiani è dovuta, oltre che ai prezzi di listino, principalmente alla scarsa diffusione delle colonnine e ai tempi di ricarica, ancora troppo lunghi. Non dimentichiamoci dell’autonomia delle batterie, ancora troppo breve. D’altro canto, la strada dell’elettrico è stata intrapresa da tutte le case automobilistiche principali, a testimonianza del fatto che la sensibilizzazione verso una mobilità sostenibile sta dando i suoi frutti.
La NIDEC INDUSTRIAL SOLUTION, filiale italiana della giapponese Nidec, una delle multinazionali più importanti nel settore dei motori elettrici, si propone di risolvere due dei problemi principali dell’elettrico, quello delle colonnine di ricarica e quello dei tempi di ricarica. La Nidec lancia la colonnina UFC, acronimo di Ultra Fast Charger. Il nome suggerisce già che si tratta di un sistema a colonnina di ricarica super-veloce. Questa rivoluzionaria colonnina infatti, a differenza di quelle attualmente installate nelle nostre strade, non attinge l’energia direttamente dalla rete elettrica quando un’auto viene collegata, ma ha al suo interno un pacco batterie da 160 kWh e 800 Volt preposta a ricaricare l'auto o le auto connesse. Il sistema permette di restituire fino a 500 km di autonomia in un tempo record di 15 minuti, anche se sarebbero ancora pochi i modelli di elettrica che vantano un’autonomia così alta.
Formula E finalmente a Roma! Vince Bird!
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- Pubblicato Sabato, 14 Aprile 2018 17:29
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Si è da poco concluso l'ePrix di Formula E corso sul tracciato cittadino di Roma! La capitale italiana ha ospitato il settimo round del campionato riservato a monoposto elettriche prototipo. La gara è stata corsa su un circuito che si snoda per 2,8 chilometri nel quartiere dell’Eur. Oltre 30mila biglietti venduti, a dimostrazione dell'interesse e dell'ottima accoglienza da parte degli italiani.
Pole position per Rosenqvist, secondo in classifica e a 30 punti di distacco dal leader Vergne prima del via. Quest'ultimo scattava addirittura dall'ottava posizione. Al secondo posto Bird e terzo Evans. Fan boost assegnato a Di Grassi, all'italiano Luca Filippi ed a Buemi. L'altro italiano in pista è Edoardo Mortara (in realtà, italo-svizzero che corre con la bandiera elvetica).
Alla partenza scatta bene Rosenqvist, ma Bird lo tallona ed è a sua volta seguito da Evans. Ma già a 10 giri dall'inizio i distacchi cominciano ad essere marcati, con Rosenqvist saldamente in testa. Proprio intorno al decimo giro la maggior parte dei piloti inizia a risparmiare le batterie, ad eccezione di Di Grassi e Vergne che iniziano a spingere dall'ottava e nona posizione, rispettivamente. Anche Buemi riesce a passare dalla sesta alla quinta posizione ad un paio di giri dal cambio vettura.
Da Costa primo a rientrare, al sedicesimo giro, dopo una rimonta forsennata, che dall'ultima posizione l'aveva visto arrivare alla undicesima. A seguire tutti gli altri per il pit stop obbligatorio, con Rosenqvist che riesce a mantenere la prima posizione nonostante l'ottimo cambio di Bird. Terzo posto per Buemi davanti ad Evans, mentre Di Grassi è quinto. Disastro di Piquet Jr, che nella corsia dei box vede la sua autovettura fermarsi e non riesce ad uscirvi (per problemi con le cinture di sicurezza).