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Ecoincentivi 2014 al via il 6 maggio

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Categoria: LEGGI E BUROCRAZIA
Pubblicato Sabato, 03 Maggio 2014 19:23
Scritto da Jona Hoxhaj
Visite: 4418

Ecoincentivi 2014

Sarà il 6 maggio la data di avvio agli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. La categorie incluse sono: automobili e veicoli commerciali leggeri, ciclomotori, motocicli a due e tre ruote e quadricicli. Il provvedimento (DL 83/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 134/2012)), approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico, contiene una nuova ripartizione dei fondi che, sommati a quelli non utilizzati lo scorso anno, ammontano a 63,4 milioni di euro.

Sono ammessi agli incentivi i veicoli privati, ai quali sarà destinata la metà delle risorse stanziate, ed i veicoli aziendali (non ad uso promiscuo), i taxi, i noleggi e, in generale, tutti quelli ad uso pubblico, ai quali andrà l'altra metà. Questi ultimi, per usufruire degli incentivi, dovranno rottamare un veicolo con almeno 10 anni di età ed intestato da almeno 12 mesi, vincolo che non sussiste per i privati. Un'altra differenza riguarda le emissioni massime consentite. Nel caso dei privati, il veicolo incentivato dovrà produrre meno di 95 grammi al kilometro di emissioni di CO2, anche se il 15% degli incentivi stanziati è riservato ai veicoli che emettono meno di 50 g/km, tra cui i veicoli totalmente elettrici per i quali le emissioni risultano nulle. Per le aziende, invece, il tetto sale a 120 g/km di emissioni massime.

Lo Stato italiano coprirà il 20% del costo complessivo del veicolo, tasse escluse e considerando compresi gli altri sconti del venditore. Il provvedimento prevede anche dei tetti massimi agli incentivi: 5.000 euro per i veicoli fino a 50 g/km di CO2, 4.000 euro per quelli fino a 95 g/km, 2.000 euro, infine, per quelli fino a 120 g/km. Nel 2015 il contributo statale scenderà al 15% ed i limiti massimi saranno rispettivamente di 3.500, 3.000 e 1.800 euro.
Il 50% dello sconto è finanziato direttamente dallo Stato, mentre il restante viene praticato dal rivenditore, il quale godrà poi di un credito di imposta per l'importo corrispondente. La richiesta di accesso al finanziamento sarà a carico del rivenditore, previa registrazione nell'area dedicata sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il provvedimento è stato accolto con favore da più parti, anche se non sono mancate le critiche. In particolare, l'importo destinato ai privati, sebbene superiore a quello dell'anno passato, dovrebbe coprire all'incirca 15.000 vetture, con il risultato che i fondi si esauriranno in poco più di una settimana. Discorso opposto per i fondi aziendali e pubblici, che appaiono superiori alle necessità in quanto il parco vetture che rientra nei vincoli imposti (in particolare, quello relativo all'anzianità del mezzo) è ridotto. Questa parte di fondi potrebbe pertanto rimanere quasi del tutto inutilizzata.

Per quanto riguarda le moto, esse usufruiranno di circa 5 dei milioni previsti dal provvedimento. Gli incentivi riguardano i ciclomotori e i motocicli a due o tre ruote ibridi o elettrici delle categorie L1(L1e), L2 (L2e), L3 (L3e), L4 (L4e), L5 (L5e) ed i quadricicli elettrici delle categorie L6e, L7e (come la Renault Twizy). Anche in questo caso, per aver diritto agli incentivi, non vi è necessità di rottamazione di un altro motociclo.

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