Quanto costa mantenere un'auto ibrida?
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- Pubblicato Sabato, 29 Agosto 2015 16:45
- Scritto da Francesco Valente
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Complice anche l’aumento continuo del costo dei carburanti, la diffusione dei valori green nel mondo dell’auto ha portato negli ultimi anni ad un aumento considerevole delle vendite di auto ibride a livello globale - persino in Italia queste si sono liberate dello status di auto di nicchia, superando nel 2014 la soglia dell’1% del mercato, nonostante l’assenza di incentivi statali.
L’auto ibrida offre una tecnologia avanzata in grado di assicurare non solo una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, ma anche un risparmio in termini di consumi: proprio consumando meno dell’auto tradizionale, essa arriva infatti ad emettere una quantità minore di inquinanti. Allo stesso tempo, i costi di mantenimento di una simile tecnologia non sono da sottovalutare: analizziamoli nel dettaglio, insieme alle loro possibilità di ammortamento.
A questo scopo occorre innanzitutto chiarire il funzionamento della propulsione nell’auto ibrida: ad essa contribuiscono due motori diversi, uno elettrico ed uno termico, a benzina o diesel. L’interazione tra i due motori è di solito automatica e mira a sfruttare i vantaggi offerti da ciascuno di essi: in fase di partenza e fintanto che si mantengono basse velocità interviene il motore elettrico, grazie all’energia che si accumula nella batteria in frenata e rallentamento; nel momento in cui occorre maggiore potenza per mantenere una velocità sostenuta, si attiva il motore termico.
L’azione combinata dei due motori richiede l’impiego di una tecnologia sofisticata, il che rende le auto ibride mediamente più care rispetto alle equivalenti a combustibile fossile. Per la stessa ragione anche la manutenzione risulta più onerosa: nonostante quella ordinaria si effettui praticamente solo sul motore termico, dal momento che quello elettrico non necessita di cure particolari, qualora fosse necessario un intervento su di esso, questo sarebbe certamente più costoso a causa della massiccia presenza di componenti elettroniche.
La batteria poi, punto di forza dell’auto ibrida in quanto fonte del risparmio energetico, si rivela anche il suo punto debole: proprio perché continuamente sollecitata dalla ricarica, ha una durata di vita più corta, necessitando di sostituzione dopo circa 100.000 km, ma il suo costo è sensibilmente più alto di quello di una batteria tradizionale. È possibile ovviare a questo inconveniente acquistando online questo ed altri pezzi di ricambio, con l’utilizzo dei codici sconto: sul sito advisato infatti è possibile ottenere coupon da spendere presso l’e-commerce Mister Auto e risparmiare notevolmente su tutti i prodotti offerti.
Questi costi, iniziali e di manutenzione, abbastanza elevati possono essere ammortizzati dal risparmio legato all’ottimizzazione dei consumi garantito dalla complementarietà delle due unità, elettrica e termica, anche se bisogna considerare come questa riduzione si faccia consistente soprattutto in caso di spostamento in città, dove le continue frenate e ripartenze attivano l’unità elettrica e la ricarica della batteria, mentre sulle lunghe distanze percorse a velocità elevate, attivandosi solo il propulsore a combustione, i consumi si allineano a quelli tradizionali.
In definitiva, il risparmio garantito dalle auto ibride dipende dalla percorrenza: considerando i litri di carburante consumati ogni 100 km rispetto alla versione equivalente tradizionale, mediamente si comincia a risparmiare dopo aver percorso 100.000 km.