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"L'amore non è un problema. Come non lo è un veicolo: problematici sono solo il conducente, i viaggiatori, la strada".

(Franz Kafka)

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Moto E al fianco della MotoGP a partire dal 2019

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Giovedì, 11 Maggio 2017 15:26
Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Carmelo Ezpeleta parla della Moto E

È stato ufficializzato e cominciano a trapelare sempre più informazioni sul primo campionato mondiale di moto elettriche prototipo. Si chiamerà Moto E, come l'analogo campionato di Formula E, riservato alle monoposto a 4 ruote. Le prime gare si avranno a partire dal 2019. A rivelarlo è lo stesso Carmelo Ezpeleta (in foto), CEO di Dorna. Le gare dovrebbero rappresentare la versione ecologica della MotoGP ed avverranno negli stessi weekend e sullo stesso tracciato della classe regina.

Nella prima edizione si correranno almeno 5 gare sui circuiti europei. Il numero di giri varierà da 12 a 15 a seconda del tracciato ed i tempi sul giro saranno simili a quelli della Moto 3 (l'attuale categoria minore), con velocità di punta piuttosto basse (si parla di circa 200 km/h). Le moto utilizzate saranno tutte fornite dallo stesso produttore e dovranno avere un prezzo ragionevole, per essere accessibili a squadre indipendenti o provenienti da Moto 3 e Moto 2. Si ipotizzano 18 moto sulla griglia di partenza.

Se da un lato è evidente il tentativo di "imitare" la FIA Formula E, dall'altro la ricerca dell'ecosostenibilità è più spinta. Infatti, rispetto alle quattro ruote, che sfruttano generatori alla glicerina per la ricarica tra una sessione e l'altra, per le Moto E si pensa di ricorrere a generatori alimentati da energia solare. Questi investimenti resteranno poi nelle disponibilità dei circuiti che ospiteranno le gare e dai quali potranno ricavare un profitto.

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L’economia circolare e la proposta Futur-e di Enel

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Martedì, 10 Gennaio 2017 13:30
Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
Visite: 966

Progetto Enel Futur-e

Quante volte ci viene chiesto di andare oltre le apparenze nel nostro quotidiano? È difficile, tanto che a volte diventa una vera e propria sfida, una prova di fiducia… Nel suo piccolo, che poi tanto piccolo non è, è quanto sta facendo la Watermelon WTR, proponendo i suoi prodotti brutti-ma-buoni: questa azienda americana tutta al femminile, con socia e sostenitrice Beyoncé, distribuisce succo di anguria ricavato da angurie scartate dal mercato perché imperfette, ma che spremute e imbottigliate in un packaging eco-sostenibile, mantengono tutta la loro genuinità e i loro valori nutrizionali.

L’avreste mai detto? Sicuramente il campo alimentare è uno di quelli dove vengono prodotti maggiori scarti e dove il ciclo di vita del prodotto è tra i più brevi. Concetto ben difficile da inserire in un modello di economia lineare come quello a cui siamo abituati, dove lo scarto non è certo sinonimo di qualità ed è ben lungi dall’essere riutilizzato come risorsa per un nuovo prodotto. Un tipo di economia che abbandona la linearità del ciclo di vita breve del prodotto (che termina con il suo consumo e smaltimento) prende il nome di Economia Circolare ed è un’economia dinamica in grado di auto-generarsi, che oggi sta prendendo sempre più piede. Gli esperti pronosticano che entro il 2030 possa fare addirittura crescere il PIL europeo di ben 7 punti percentuali.

L’esempio della Watermelon non è l’unico: nella soleggiata Toscana la startup Funghi Espresso applica i principi della circular economy utilizzando i fondi del caffè per la coltivazione di funghi, promuovendo così la urban farming. Il fondo del caffè, invece di diventare un costo ambientale, diventa un ottimo substrato per la coltivazione di alcune specie di funghi, tanto che per ogni fondo si ricavano circa 200 gr di funghi commestibili. Per uscire dalla sfera alimentare, un campo dove l’economia circolare avrà sempre più realizzazione è quello automobilistico, da sempre tra i più strategici. Tutti sappiamo che questo è in continua evoluzione, sia sulla sicurezza, che sulla tecnologia, che sull’impatto ambientale. Le auto “circolari” richiedono materiali eco-friendly, ma allo stesso tempo sicuri, con una progettazione modulare che ne permetta il futuro smontaggio e riutilizzo, sistemi smart di monitoraggio e un’estensione del ciclo di vita.

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Le auto solari protagoniste in Australia

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Giovedì, 29 Settembre 2016 14:27
Scritto da Jona Hoxhaj
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Auto solare del Team Arrow dall'Australia

La soleggiata Australia potrebbe essere culla della prima gamma di auto solari regolarmente immatricolate per l’impiego quotidiano. A condurre il gioco è la società di engineering “Team Arrow”, vincitrice di un premio per il progetto più interessante all’Abu Dhabi Solar Challenge e partecipante di successo al World Solar Challenge: si tratta della più grande competizione automobilistica al mondo riservata ai solar vehicles, che ha luogo in Australia, ogni due anni.

Sempre in Australia, è stata inaugurata una nuova struttura appositamente pensata per la realizzazione dei prototipi di auto solare, alla presenza di Mark Bailey, Ministro per l’Energia del Queensland che, nell’occasione, ha dichiarato che i progetti che mirano allo sviluppo di energie rinnovabili sono guardati con grande interesse poiché possono rivelarsi un’occasione di crescita per il paese.

La “Team Arrow” realizzerà nel 2017 il primo prototipo di auto a energia solare: la concept parteciperà poi al World Solar Challenge a ottobre 2017, nella classe “Cruiser”, istituita proprio per incoraggiare lo sviluppo di veicoli che hanno alti livelli di praticità. Ed è proprio il caso di questa solar car, di cui sono state già svelate alcune caratteristiche tecniche: disegno sportivo, abitacolo a due posti, pannelli solari da 5 metri quadri che alimentano un pacco batterie agli ioni di litio. Sorprende l’autonomia dichiarata: da 300 a 400 km in autostrada, fino a 1000 km nel traffico urbano.

Logico aspettarsi, come confermato da alcune prime indiscrezioni, che la vettura sarà alla portata di pochi: ogni solar car, realizzata su misura, avrà un costo di circa 250.000 dollari australiani, corrispondenti a 170.000 euro. Noi di ecoAutoMoto abbiamo già parlato di auto con pannelli fotovoltaici e, in particolare, delle difficoltà tecniche per un'auto adatta al mercato. Nonostante questo, la tecnologia avanza ed auto esclusive potrebbero presto raggiungere i consumatori. Secondo voi avranno successo? Diteci la vostra nei commenti.

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Nissan Leaf, l'eco-premio dorato dei Giochi Olimpici

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Mercoledì, 10 Agosto 2016 17:15
Scritto da Jona Hoxhaj
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Una Nissan Leaf dorata per le Olimpiadi di Rio 2016

Fan delle Olimpiadi? Sapevate che gli atleti del Team GB e Paraolimpici GB hanno delle "eco-motivazioni" in più per vincere una medaglia d'Oro a Rio 2016? Già, perché sir Chris Hoy, il campione olimpico inglese di maggior successo, nonché ambasciatore Nissan, premierà tutti gli atleti sponsorizzati dalla casa automobilistica che risulteranno vincitori di una medaglia d'oro con una speciale Nissan Leaf... dorata per l'occasione!

Hoy ha lanciato la bizzarra iniziativa, svelando, entusiasta e nostalgico, la prima Leaf rivestita con uno speciale strato dorato al Velopark di Lee Valley, luogo che lo ha visto vincitore di alcune medaglie d'oro (sono ben 6 le volte in cui lo specialista inglese di ciclismo su pista è salito sul gradino più alto di un podio olimpico). Uno degli eco-premi dorati è attualmente esposto a Londra, alla "Nissan Innovation Station" presso "The O2" dal 26 Luglio e per tutta la durata dei Giochi.

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Le elettriche Tesla a prova di armi biologiche

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Giovedì, 12 Maggio 2016 12:04
Scritto da Jona Hoxhaj
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La Tesla Model X in un test sui filtri dell'aria

Avete mai pensato di dover fronteggiare un attacco batteriologico mentre siete alla guida della vostra auto? Beh, l’eclettica Tesla ha calcolato anche questa eventualità, progettando vetture elettriche il cui abitacolo è a prova di armi biologiche. Le Tesla, come tutti sanno, sono tra le vetture più veloci e con la più estesa autonomia che il mercato offra, ed ora possono vantare anche questo ulteriore e decisamente originale primato.

Sappiamo che l’inquinamento è da sempre uno dei problemi che maggiormente affliggono le nostre città: secondo i dati dell’OMS esso causa la morte di più di 3 milioni di persone all’anno. Sono numerose le misure che ogni giorno si mettono in atto per combattere questo problema, alcune anche drastiche e forti, ma i risultati a volte non sono soddisfacenti. Il lavoro di Tesla in questo campo è quello di aver sviluppato un sistema di filtraggio dell’aria che supera in efficienza quello delle vetture tradizionali, in grado di garantire una perfetta qualità dell’aria all’interno dell’abitacolo, anche in caso sia presente aria irrespirabile.

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Nissan Leaf, progetto crowd con ELIS

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Giovedì, 14 Aprile 2016 10:10
Scritto da Jona Hoxhaj
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Nissan Leaf consegnata a Starace

L’auto total electric più venduta al mondo, la Nissan LEAF, è stata consegnata al consorzio ELIS, azienda non profit nata a Roma negli anni ’60, alla presenza dei suoi due presidenti, uscente ed entrante, Francesco Starace e Matteo Del Fante, che sono anche amministratori delegati rispettivamente di Enel e Terna. La neonata partnership tra Nissan e ELIS ha l’obiettivo di coinvolgere studenti e neolaureati sulle tematiche delle tecnologie a zero emissioni, contribuendo a promuovere lo sviluppo sostenibile.

In questo scenario, l’elettrica LEAF consentirà di sperimentare l’utilizzo della eco-mobilità, nell’ambito dell’elaborazione di un progetto studio che sarà realizzato dai giovani coinvolti per promuovere la comunicazione della sostenibilità ambientale sulle nuove piattaforme digitali e sociali (“Digital revolution through ELIS”). Il progetto darà vita a una piattaforma digital o social a partire dalla diretta esperienza dei ragazzi con la mobilità elettrica, raccogliendo le loro idee, impressioni e proposte e permettendo di interagire e lavorare in modalità crowd. Questo progetto di comunicazione sarà destinato ai media, ai clienti, agli stakeholders e a tutti gli utilizzatori e ammiratori delle elettriche, per sensibilizzare e far crescere la consapevolezza sui vantaggi dei veicoli elettrici come: ecosostenibilità, piacere alla guida, alte prestazioni, silenziosità, risparmio energetico…

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Principato di Monaco: esempio di eco-mobilità!

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Venerdì, 25 Marzo 2016 17:35
Scritto da Jona Hoxhaj
Visite: 1103

Principato di Monaco, mobilità sostenibile

Un principato decisamente eco-friendly, quello di Monaco. Lo conferma l’adozione dei due van 100% elettrici, per il trasporto di beni e persone, utilizzati allo scopo di abbattere l’impatto ambientale degli spostamenti all’interno della storica residenza reale.
Sua Altezza Reale Alberto II, il principe sovrano, ha ricevuto i due veicoli, forniti da Nissan, nel corso di una cerimonia ufficiale. Il fortunato veicolo reale è l’e-NV200 in versione 5 posti, fratello a trazione elettrica del già rodato NV200, rispetto al quale vanta una riduzione del 75% sulla spesa carburante e del 40% sui costi di manutenzione.

Il vano di carico dell’e-NV200 vanta una capacità di 4,2 metri cubi (lo stesso volume di carico del modello diesel) che consente di trasportare due Euro-pallet standard ed offre una capacità di carico di 770 kg. L’utilizzatore può scegliere tra una ricca gamma di dotazioni, come il Bluetooth, fari automatici, tergicristalli automatici e il sistema di apertura Nissan Intelligent Key. Inoltre, si può programmare l’accensione del climatizzatore di bordo ancora prima di entrare nell’abitacolo, mentre il veicolo è in carica, grazie a un’applicazione per smartphone che consente la gestione e il monitoraggio del veicolo. L’ecovan garantisce ben 170 km di autonomia per ogni singola carica (con tempi di 30 minuti per passare da 0 all’80% con la ricarica rapida): nonostante ciò, è ferma la decisione del Principato di utilizzarlo esclusivamente all’interno della proprietà della famiglia Reale, per gli spostamenti della stessa.

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Rollin' Coal: l'ultima stupida moda USA...

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Sabato, 27 Febbraio 2016 09:38
Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Rolling coal, inquinare con il pickup

Qui sul blog di ecoAutoMoto parliamo spesso di novità positive per l'ambiente che riguardano il mondo della mobilità. Ma questa volta ci troviamo a dover parlare di una nuova moda molto negativa, che sta prendendo piede soprattutto negli Stati Uniti. Stiamo parlando del rolling coal (o rollin' coal, traducibile come "carbone in movimento" o "carbone ambulante"), una pratica che prevede di modificare la propria auto... Per inquinare di più!

Sì, avete capito bene. Ci sono persone in America che spendono soldi, fino anche a 5.000 $, per eliminare intenzionalmente i programmi per la corretta bruciatura del gasolio nei motori diesel a controllo computerizzato. Inoltre, spesso viene anche intenzionalmente rimosso il filtro antiparticolato. Di solito si modificano grossi pickup americani alimentati a gasolio e si installano componenti in grado di emettere a comando ampie nubi di fumo nero (risultato della cattiva combustione del gasolio) tramite grossi tubi di scappamento.

Se tutto questo non vi sembra già abbastanza sbagliato sappiate anche che il fumo altamente inquinante non viene solo disperso in aria, spesso gli scarichi vengono posizionati in modo strategico, ai lati del veicolo, davanti o dietro. L'obiettivo è, infatti, quello di "colpire" malcapitati amanti dell'ambiente. I bersagli preferiti sono possessori di auto ibride (Toyota Prius è la più odiata), ciclisti e persino pedoni. Inutile dire che la nube nera oltre ad essere maleodorante, fastidiosa ed insozzante è anche altamente tossica.

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Il risveglio della forza (elettrica): Fiat 500e Stormtrooper celebra Star Wars!

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Mercoledì, 16 Dicembre 2015 17:32
Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Fiat 500e Stormtrooper

Esce oggi, 16 dicembre 2015, Star Wars: Il Risveglio della Forza, settimo episodio della saga cinematografica creata da George Lucas. Nelle sale italiane, così come in quelle di tutto il mondo, è alto l'entusiasmo e la voglia di rivedere su schermo tutti i personaggi preferiti dell'universo fantascientifico immaginario dove si svolgono le "guerre stellari", compresi Chewbacca e Han Solo. Ma la passione per le spade laser non si ferma al solo cinema.

Come molti avranno notato, il merchandising intorno a Star Wars ha raggiunto livelli incredibili. Non si vendono solo magliette e giocattoli, ma un po' di tutto, compresi umidificatori e frutta! E si sfrutta il brand anche per promuovere servizi telefonici o sconti su automobili. Quest'ultimo è proprio il caso di Fiat, che promuove delle "offerte stellari". Ma per omaggiare il film di George Lucas il produttore torinese ha fatto molto di più: ha trasformato una Fiat 500e in uno Stormtrooper!

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Italia "asfaltata" dagli altri paesi: poco riciclo della pavimentazione stradale

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Categoria: NOTIZIE
Pubblicato Sabato, 31 Ottobre 2015 20:25
Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Asphaltica World ed i tipi di asfalto ecologici

Le notizie che arrivano da Asphaltica World, il Salone europeo dedicato alla filiera dell’asfalto che si è tenuto a Roma il 29 e 30 ottobre, non sono confortanti per l'Italia (e gli italiani). L’Associazione dei costruttori e manutentori delle strade, il SITEB, afferma che una strada nostrana su due è a rischio incidente. Dal 2006 ad oggi gli investimenti sulla manutenzione sono diminuiti di 9 miliardi di euro ed ora, per rimettere in sesto la pavimentazione stradale e tornare ai livelli di investimento del 2006 servono dai 40 ai 50 miliardi.

Cifre che fanno girare la testa, ma ci si spaventa ancora di più se si guarda a tutte le opportunità che l'Italia si sta perdendo nello sfruttamento delle nuove tecnologie. Perché, che lo sappiate o no, gli asfalti non sono tutti uguali e ce ne sono alcuni di veramente straordinari, come vedremo tra poco. Prima di tutto, però, l'Italia dovrebbe imparare a non sprecare per il bene dell'ambiente. Infatti, nel riciclo delle pavimentazioni stradali (quelle "fresate" per rifare la strada) il nostro paese si ferma al 20%. La media europea sfiora, invece, il 60% e tutti i paesi fanno meglio di noi!

L'ultimo posto a livello europeo costa all'Italia 500 milioni di euro, senza contare la riduzione di emissioni inquinanti che si otterrebbe, pari  a quella generata da 3 raffinerie di medie dimensioni e dal traffico prodotto da 330.000 autocarri sul territorio nazionale. Vediamo ora quali tipi di asfalto sono proposti dalle aziende del settore.

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